Rocca di Angera

La Rocca di Angera, conosciuta anche come Rocca Borromea, sorge maestosa su uno sperone di roccia che domina la sponda meridionale del Lago Maggiore. La sua storia millenaria si intreccia con le vicende delle più potenti famiglie italiane, dai Visconti ai Borromeo, che ne hanno fatto un capolavoro di architettura militare e un tesoro d’arte.

Rocca di Angera: storia

La Rocca di Angera (nota anche come Castello di Angera), è un’imponente fortezza medievale che si erge sulla sommità di un colle, presidiando dall’alto la valle del fiume Angera fin dal XIII secolo. La sua edificazione risale al periodo del dominio dei Visconti di Milano e fu concepita come parte integrante della linea difensiva eretta per proteggere il territorio visconteo dalle incursioni degli altri Stati italiani. Posta in una posizione strategica, la Rocca era strettamente legata alla vicina città di Cremeno, contribuendo alla sicurezza e alla difesa di quest’area.

Questo borgo medievale è un luogo fantastico, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO dal 2003, ospita una fortezza imponente costituita da tre torri connesse da possenti mura, circondata da un ampio fossato che serviva a proteggerla dalle incursioni nemiche.

Era inoltre collegata all’edificio storico della Rocca Borromeo, costruito nel XVI secolo dalla famiglia Borromeo. Nel corso degli anni, la fortezza fu distrutta e ricostruita più volte, e fu anche trasformata in una prigione dove furono rinchiusi i prigionieri politici durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.

La famiglia Borromeo, insieme ai ritratti dei loro illustri antenati della dinastia (realizzati tra il 1673 e il 1685), trasformò la Rocca in un simbolo tangibile della loro storia, evidenziando l’antichità e il prestigio della famiglia. Recentemente, ad Angera, la rocca è stata soggetta a un attento processo di restauro, voluto dalla Principessa Bona Borromeo, che ha lavorato per ridare al Castello la sua maestosità originaria e per offrire ai visitatori un’esperienza arricchente attraverso le raffinate collezioni della famiglia.

Frutto di tale dedizione è il Museo della Bambola e del Giocattolo, il più esteso d’Europa, che trasforma la Rocca in un fulgido centro culturale, offrendo non solo una testimonianza del passato, ma anche uno spazio vivace e dinamico. Nell’ambito dell’ultimo intervento di restauro, nel 2017, è stata riportata all’antico splendore l’Ala Scaligera, oggi sede di progetti artistici contemporanei. Questa aggiunta conferisce un tocco di modernità e innovazione alla già ricca storia millenaria della Rocca.

Rocca Borromea di Angera

Nella Rocca di Angera, oltre alle sue storiche mura e al Museo della Bambola e del Giocattolo, non si può trascurare l’opportunità di esplorare i dintorni. Visitare la Rocca Borromea di Angera è come compiere un viaggio nel tempo. Passeggiando tra le sue mura merlate e le sue torri possenti, si rivive l’atmosfera di epoche lontane. Le Sale Storiche, riccamente affrescate e decorate, custodiscono preziosi arazzi, mobili d’epoca e opere d’arte di inestimabile valore.

Tra le sale più ammirate all’interno della Roca Borromea di Angera spicca la Sala della Mitologia con i suoi affreschi cinquecenteschi che raffigurano divinità greche e romane, la Sala delle Cerimonie, utilizzata per banchetti e feste sontuose, e la Sala di San Carlo, dedicata al celebre cardinale Borromeo.

Dalla cima della Rocca, situata di fronte alla Rocca di Arona, si gode un panorama mozzafiato sul Lago Maggiore, sulle Isole Borromee e sulle Alpi piemontesi. Un panorama che toglie il fiato e che rende la visita alla Rocca di Angera un’esperienza indimenticabile.

Ora, esploriamo più da vicino gli interni della suggestiva Rocca di Angera sulle rive del Lago Maggiore.

Rocca di Angera: cosa vedere

Dopo la visita alla Rocca di Angera, rimanendo lungo le rive del Lago Maggiore, immerso in un paesaggio di rara bellezza, sorge il suggestivo Santuario di Santa Caterina del Sasso. Non si tratta di un semplice luogo di culto, ma di un vero e proprio eremo francescano, incastonato sulle pareti rocciose a picco sulle acque. Raggiungerlo è un’esperienza in sé: si può scegliere di salire a piedi lungo un sentiero panoramico, oppure di prendere una funivia che offre viste mozzafiato sul lago e sulle montagne circostanti.

Le Sale Storiche: affreschi del ‘300

Sorta maestosa su uno sperone di roccia che domina il Lago Maggiore, la Rocca di Angera rappresenta un capolavoro di architettura militare medievale. La sua silhouette inconfondibile, frutto dell’armoniosa fusione di cinque edifici eretti tra il XIV e il XVII secolo – la Torre Castellana, l’Ala Scaligera, l’Ala Viscontea, la Torre di Giovanni Visconti e l’Ala Borromeo.

Al suo interno, le Sale del Buon Romano, della Mitologia, delle Cerimonie, di San Carlo e dei Fasti Borromeo narrano attraverso sontuosi affreschi, ritratti e arredi d’epoca, i fasti di un passato glorioso.

Nella Rocca di Angera, la Sala della Giustizia custodisce un tesoro inestimabile: gli affreschi realizzati dal Maestro di Angera nel 1277, a celebrazione della vittoria di Ottone Visconti su Napoleone della Torre nella battaglia di Desio. Un’opera monumentale che narra la storia attraverso tre registri sovrapposti, trasportando il visitatore in un’epoca di cavalieri e battaglie.

Gli affreschi della Sala della Giustizia della Rocca Borromea di Angera, si distinguono per la loro vivacità cromatica, la rappresentazione dettagliata delle scene di battaglia e la capacità di catturare l’intensità dei momenti salienti. Un vero capolavoro che ha reso il Maestro di Angera una figura leggendaria nell’arte lombarda.

La Rocca di Angera custodisce un tesoro inestimabile: i frammenti di affreschi della Sala delle Cerimonie. Provenienti dal Palazzo Borromeo di Milano, distrutto da un bombardamento nel 1946, questi frammenti offrono una finestra preziosa sulla pittura tardo-gotica lombarda.

Realizzati nella prima metà del XV secolo, i dipinti si inseriscono nella scuola di Michelino da Besozzo, uno dei maestri più rinomati del periodo. Le loro tematiche profane, raffiguranti scene di vita quotidiana e cortei, rappresentano un esempio raro e pregevole di questo genere pittorico.

Museo della bambola e del giocattolo

Durante la visita nella Rocca Borromea di Angera, non perdetevi il Museo della Bambola e del Giocattolo. Inaugurato nel 1988 per volontà della Principessa Bona Borromeo Arese, il Museo della Bambola e del Giocattolo di Angera si distingue come uno dei più importanti in Europa nel suo genere. La sua ricca e variegata collezione, ospitata in 12 sale dell’Ala Viscontea e Borromea, comprende bambole provenienti da ogni epoca e cultura, dai manufatti artigianali del XVIII secolo alle creazioni moderne più elaborate.

Ma il museo non si limita a esporre semplici bambole: offre un vero e proprio viaggio nel mondo del gioco, raccontando l’evoluzione del giocattolo attraverso i secoli e le diverse culture. Accanto alla collezione permanente, due sezioni tematiche meritano una menzione speciale: quella dedicata alle bambole extraeuropee, che permette di scoprire tradizioni e costumi di popoli lontani, e quella dedicata agli automi dei secoli XIX e XX, che affascina i visitatori di tutte le età con i loro movimenti meccanici e la loro minuziosa fattura.

Il Museo della Bambola e del Giocattolo di Angera nella rocca borromea ospita un tesoro inestimabile: oltre mille bambole provenienti da ogni epoca e cultura, dalla fine del XVIII secolo ai giorni nostri. Completamente accessoriate con abiti e oggetti preziosi, queste bambole non sono solo giocattoli, ma vere e proprie opere d’arte che raccontano l’evoluzione del gusto e della moda attraverso i secoli. Accanto alle bambole, il museo espone anche una ricca collezione di giocattoli e modellini di mobili provenienti dalla raccolta di Roberta della Seta Sommi Picenardi.

Ma la vera magia del museo risiede nella sezione dedicata agli automi, aperta nel 2002. Qui, i visitatori possono ammirare esemplari creati tra il 1880 e il 1920, principalmente in Francia e Germania. Questi automi, vere e proprie opere d’arte meccaniche, non solo affascinano con i loro movimenti complessi, ma spesso allietano i visitatori con melodie tratte da celebri opere liriche.

Ala Scaligera

L’Ala Scaligera della Rocca Borromeo di Angera deve il suo nome agli stemmi araldici dipinti sulle sue larghe pareti, commissionati da Bernabò Visconti in onore della sua consorte Regina della Scala. Lo stesso disegno decorativo è presente in tutte le stanze. Sotto una fascia inferiore dipinta a imitazione di pannelli di legno per circa 60 centimetri, appaiono rombi bianchi e neri che si alternano con motivi floreali, insieme al biscione Visconteo e alla scala, simboli distintivi della famiglia Visconti e della Rocca di Angera. Questo motivo decorativo prosegue fino al bordo superiore, dove si trovano travi illusionistiche, presumibilmente in armonia con il soffitto ligneo originale.

Nel periodo compreso tra il 2015 e il 2017, l’intera ala ha subito un accurato restauro conservativo. Oggi, essa rappresenta uno spazio dedicato alle esposizioni di arte contemporanea, dando vita a progetti di creatività artistica all’interno di sei sale. Queste esposizioni creano uno stimolante dialogo tra il passato storico della struttura e l’espressione artistica contemporanea.

Giardino medievale Rocca di Angera

Come un dipinto tratto da un antico codice miniato, il Giardino Medievale della Rocca di Angera svela ai visitatori un’oasi di pace e bellezza. Inaugurato nel 2008, questo giardino è il frutto di un’attenta ricostruzione filologica, ispirata a codici miniati e documenti storici dell’epoca. Un viaggio immaginario nel tempo, alla scoperta di come il verde avrebbe potuto impreziosire la Rocca in un’epoca lontana. Lontano dal caos del mondo moderno, il Giardino Medievale invita a passeggiare tra sentieri profumati, immersi in un’atmosfera senza tempo.

Fiori variopinti ed erbe officinali, coltivate con cura e amore, seguono i ritmi naturali delle stagioni, creando un tappeto multicolore che muta con il passare dei mesi. Ogni angolo del giardino racconta una storia, ogni pianta un uso e una tradizione.

Nella Rocca di Angera sul Lago Maggiore, il giardino medievale si diversifica in varie sezioni. Lungo il percorso, si incontra un piccolo boschetto di noccioli, cipressi e lecci, fiancheggiato da un dolce ruscello che conduce fino a uno stagno, dove gli iris sbocciano tra i pesci rossi. Una delle zone più vive è il Giardino delle erbe piccole, dove dodici aiuole ospitano erbe medicinali, piante tintorie e altre specie utili, tutte organizzate secondo la loro funzione. Complessivamente, il giardino accoglie circa 100 varietà di piante.

Il roseto, circondato da un pergolato ombroso che si snoda intorno a una fresca fontana, rappresenta il cuore pulsante di questo spazio verde. Sedersi qui, cullati dal suono dell’acqua e dalla brezza profumata, offre un momento di quiete e di disconnessione dal ritmo frenetico della vita quotidiana.

Lo sguardo si perde tra i colori vivaci delle rose che, con la loro fioritura perenne, regalano un tocco di gioia in ogni stagione. Passeggiando tra i sentieri del giardino, ci si imbatte nella sezione del Verziere, dove ortaggi ed erbe aromatiche coltivate in cassettoni si alternano ad alberi da frutto come l’azzeruolo, il pesco, il melo e il melograno. Un connubio perfetto tra bellezza e utilità, che rievoca l’armonia tra uomo e natura tipica dell’epoca medievale.

Orari Rocca di Angera

Quanto costa entrare alla Rocca di Angera? La stagione 2024 presso la Rocca di Angera è pronta per accogliervi dal 16 marzo al 3 novembre 2024.

Durante il periodo che va dal 16 marzo al 26 ottobre 2024, la rocca di Angera è aperta tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 17.00, con ultimo ingresso previsto alle ore 16.00. Il castello chiuderà ufficialmente alle ore 18.00.

Dal 27 ottobre al 3 novembre 2024, la Rocca Borromea di Angera sarà aperta ogni giorno dalle ore 10.00 alle ore 16.00, con ultimo ingresso alle ore 15.00. La chiusura del castello avverrà alle ore 17.00.

In occasione di eventi straordinari, gli orari di apertura della rocca potrebbero subire variazioni.

Rocca di Angera: Prezzi

TariffeSingolo adultiSingolo adulti ON LINESingolo ragazziSingolo ragazzi ON LINESingoli BabySingoli Baby ON LINEGroupsGroups ON LINE
Rocca di Angera€ 15€ 14,50€ 10€ 9,50€ 13€ 12
3 locations a scelta€ 39€ 38€ 23€ 22€ 35€ 34

Rocca di Angera: come raggiungerla

Come raggiungere la Rocca Borromea di Angera?

Se viaggiate in auto, percorrete l’Autostrada dei Laghi in direzione Gravellona Toce e uscite a Sesto Calende. Da qui, seguite la strada statale 629 in direzione di Angera, dove troverete chiare indicazioni turistiche per l’accesso alla Rocca. Un comodo parcheggio gratuito è disponibile proprio di fronte all’entrata della Rocca, rendendo la vostra visita ancora più agevole.

Per coloro che preferiscono il treno, le Ferrovie dello Stato offrono la linea Milano-Sempione, con fermata ad Arona. Da qui, potrete prendere il battello diretto ad Angera. Una volta arrivati, una piacevole passeggiata panoramica di circa 15 minuti in salita vi condurrà alla Rocca, regalandovi già un assaggio della sua bellezza. Per ulteriori dettagli e orari, potete consultare il servizio di Navigazione Lago Maggiore, che offre un servizio pubblico di linea. In alternativa, è disponibile anche un servizio pubblico di motoscafi non di linea per un’opzione più rapida e personalizzata.

Per chi arriva in aereo, i principali aeroporti nelle vicinanze includono Torino Caselle (a 135 km), Milano Malpensa (a soli 25 km), Milano Linate (a 85 km) e Bergamo Orio Al Serio (a 110 km), offrendo una varietà di opzioni per raggiungere la Rocca di Angera da diverse parti del mondo.