Dopo la passeggiata ad inizio autunno in vale Brevettola con partenza da Montescheno e meta il colle del Pianino (trovate qui la descrizione dell'itinerario) mi ero riproposto di tornare in valle Antrona per un itinerario nel pieno della stagione del “foliage” seguendo in parte l'itinerario che avevo fatto diversi anni fa per il lago del Cingino (escursione ad anello passando per il tunnel dell'Enel la trovate qui).
Le previsioni meteo non sono favorevolissime ma il lockdown incombe e prima del divieto di spostamento tra regioni è l'ultima occasione rimastami per andare in questo splendido angolo di val d'Ossola.

Alla fine per una buona parte della giornata il cielo si è mantenuto nuvoloso ma dal primo pomeriggio è cominciato a spuntare qualche raggio di sole e qualche bel taglio di luce ha arricchito le mie numerose fotografie.
Il sentiero è sempre ben segnalato e parte di fianco alla strada (sbarrata e riservata al traffico di servizio) che porta al lago di Campliccioli.
Si cammina a bordo del lago di Antrona per una decina di minuti fino a trovare la deviazione, sulla sinistra, per il lago di Campliccioli. La mulattiera, quasi interamente lastricata in sasso, sale in maniera decisa, passa per l'alpe Piana e regala alcune viste panoramiche sul lago sottostante fino a raggiungere la strada asfaltata. Dopo aver seguito quest'ultima per alcuni minuti la si abbandona per seguire un ulteriore pezzo di sentiero fino a raggiungere il piazzale antistante la diga di Campliccioli dove si procede a sinistra (indicazioni sempre presenti) portandosi nel suggestivo tratto caratterizzato dalla presenza dei resti della vecchia linea ferroviaria a scartamento ridotto.


Raggiunta la fine del lago si prende a destra attraversando il torrente Troncone con un bel ponticello. Dopo una brevissima salita si giunge alla suggestiva alpe Ganarioli dove si continua verso sinistra (piegando verso destra ci si porta sulla sponda opposta del lago di Campliccioli).
Il percorso si mantiene parallelo al Troncone che forma cascatelle e suggestive rapide borbottando allegramente, sale in maniera molto mite tranne qualche strappetto un pelino più impegnativo attraversando un paesaggio ricco di larici e da formazioni rocciose di grande suggestione. In un paio di punti numerosi larici divelti testimoniano l'azione valanghiva dell'inverno trascorso.
Dopo meno di un'ora dall'alpe Ganarioli raggiungo un bivio che ricordo bene: sui cartelli segnaletici il lago del Cingino dato a 1 ora e 30 minuti è corretto a penna a 2 ore e 30 minuti.
Seguendo verso sinistra in questo punto c'è un sentiero che attraversa il fiume e porta sull'altro versante della valle verso l'alpe Lareccio con successiva discesa verso il lago di Campliccioli.

Piegando verso destra si raggiunge invece un ulteriore incrocio di sentieri con il percorso verso destra che porta all'inizio della vera e propria salita per il lago del Cingino. Continuando dritti si arriva invece alla mia meta odierna l'alpe Lombraoro di Sotto passando prima di fianco a delle vecchie macine per poi attraversare un piccolo rio.
Raggiunta l'alpe mi fermo per mangiare ed il cielo finalmente lascia spazio a numerosi squarci d'azzurro con il sole che finalmente comincia a far capolino accompagnandomi per quasi tutto il tragitto di ritorno che segue il percorso fatto all'andata.
- L'itinerario dal lago di Antrona all'alpe Lombraoro di Sotto è soltanto una delle numerose escursioni presenti sul sito, fatta e fotografata appositamente per questo progetto; seguendo questo Link ne trovi molte altre, nelle valli piemontesi, sulle Prealpi varesine e nel territorio del canton Ticino.
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Articolo scritto da Mario Parietti fotografo professionista di Luino provincia di Varese e responsabile del sito lago Maggiore e Dintorni. Archivio fotografico di migliaia di immagini sul lago Maggiore, provincia di Varese, canton Ticino, provincia di Verbania e provincia di Novara.